Autore: Giovanna Menci
Località: Firenze
Rif. per la estrazione: 011
Tempo di preparazione: 2 ore
Difficoltà: Media
Punteggio 3.95 (119 voti) - 1° PREMIATO
Eternamente divisa fra passato, presente e futuro, mi lascio spesso trascinare dai ricordi di viaggio e dalla voglia di sperimentare, dimenticando che il nome del mio blog è "Acquacotta e fantasia", perciò un certo rispetto per le tradizioni e per la mia terra d'origine dovrei mantenerlo. Invece, per questo dessert, mi è sembrato quasi di fare il giro del mondo, andando alla ricerca di sapori e consistenze che ruotassero armoniosamente attorno al profumo così resinoso, deciso e caratterizzato come quello del mango, frutto tropicale. I fagioli neri richiamano il Messico, l’amaranto il Centro America, da cui questa pianta ha viaggiato verso l’Africa, l’Europa e l’Asia, il ciliegio nasce in Medio Oriente e si diffonde sia a Est che a Ovest, il riso basmati, tipicamente indiano e pakistano, è coltivato oggi su larga scala negli Stati Uniti.
Non sorprenda la dolcificazione dei fagioli neri: basta un po’ di zucchero e questi legumi sprigionano un sentore di castagna, che fa dimenticare l'uso più comune nelle pietanze salate. La mistura di riso e gelato, fortemente speziata, è racchiusa in un cannolo di mango, quasi un trompe-l’œil, con quel colore giallo acceso che ricorda i cannelloni di pasta all’uovo.
È un giro del mondo che approda a un dessert delicato, adatto anche agli astemi, ai celiaci e persino ai bambini, che sicuramente apprezzeranno quella specie di pop corn in miniatura che diventa l’amaranto quando si fa ‘scoppiare’ in padella. Ho preferito dunque non usare alcool nello sciroppo di ciliegie, ma soltanto il tè sencha, che è il tè verde più diffuso in Giappone, dal gusto sapido e astringente.